Partire

Vivere in un paese che non è il mio, in una città che raccoglie e combina migliaia di culture diverse, e lavorare in un posto in cui non più di quattro o cinque persone sono della stessa nazionalità è particolarmente stimolante da questo punto di vista: non credo di sbagliarmi se dico che, da quando vivo qui, imparo ogni giorno qualcosa di nuovo!

Non mi riferisco soltanto alla lingua, o forse dovrei dire, “alle lingue” che non padroneggio del tutto bene, sara’ a causa della scarsa attenzione prestata, mio peggior difetto.

Quello che mi piace di più è guardarmi intorno, osservare le piccole cose che la gente fa quasi senza accorgersene, o nella speranza di non essere notata.
In un posto come questo, in cui puntare gli occhi su qualcuno in particolare durante un viaggio in autobus, o ancora peggio in macchina fermi al semaforo, è quasi maleducazione, le stranezze e le piccole manie saltano subito ai miei occhi, incoraggiate dagli sguardi assenti e dalla mia perpetua curiosità.
Mi basta arrivare in ufficio ogni mattina, e gettare uno sguardo d’insieme sui miei bizzarri colleghi per rendermi conto di quanto il mondo sia vario, e di come sia vero che nessuno è normale visto da vicino. La posizione della mia scrivania agevola notevolmente il mio lavoro, infatti essendo di fianco alla caffetteria posso godere di un’ottima panoramica visiva ed auditiva di quello che succede!C’è chi fa colazione con un caffè, seguito da altri dieci nel corso della giornata, e un sandwich salato nell’altra mano!!! Da brivido!

C’è chi si crede maestra del cappuccino pur venendo dall’Australia  e beve qualcosa che in realtà di cappuccino non ha nulla.   C’è chi s’ingozza di caramelle alla menta tutto il giorno e c’è chi fuma cosi tanto che passa più tempo fuori con 0 gradi che dentro!
C’è chi non rinuncia alla camicia elegante ed ai pantaloni con la piega nonostante passi tutto il giorno seduto alla stessa scrivania  e chi indossa sempre lo stesso paio di jeans e un’accurata selezione di camice, o peggio ancora di felpe!
C’è chi passeggia ogni giorno su una passerella di moda, e chi invece non si premura neanche di indossare qualcosa di guardabile!
E poi ci sono io… come un pesce fuor d’acqua all’inizio, non e’ stato facile… le mie doti comunicative non mi aiutavano in Italia, figuriamoci qui, con altre lingue! beh adesso se guardo indietro gli ultimi 9 mesi mi sembrano… volati via… siamo qui, stiamo bene, e riusciamo a non farci mancare troppo gli affetti, anche se certe volte e’ davvero difficile.
Si fanno nuove amicizie, a lavoro per lo più straniere e al di fuori per lo più italiane! e si perché e’ bellissimo conoscere persone di tutto il mondo, la diversità e’ meravigliosa  ma certe volte e’ proprio necessario parlare la propria lingua nativa e non pensare di aver dimenticato cosa sia una vera pizza o un vero caffè rigorosamente ITALIANO  🙂

 Partire, non perché fuori c’è un mondo migliore, ma perché fuori c’è un mondo diverso, ed è bello scoprirlo!

 

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